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martedì 26 giugno 2012

Il profumo delle jacarande

Quest'anno mi sono fatto cogliere alquanto impreparato dalla fioritura delle jacarande. Sono già avvolte dal delizioso, originale profumo che, pur permanendo per mesi, nel mio empirismo é sintomo anzitutto della caduta di quei petali che non rimangono a lungo sui rami.
Mi sono dimenticato di chiedere conferma o lumi su questi particolari circa una settimana fa all'amico giardiniere, che, fermatosi per parlare con me di tutt'altro, equivocando, mi redarguiva bonariamente per le mie pregresse disattenzioni a questo albero, mentre io in effetti mi rammaricavo a quella data di non avere ancora fatto fotografie in proposito. Del resto, diverse persone di questa zona di Riviera Ligure, pur dotate di pregevoli giardini, mi hanno confermato di essersi accorte da poco dell'attecchimento dalle nostre parti di quelle belle piante esotiche.
E a volte le jacarande più spettacolari sono situate in terreni privati, quindi, non agevoli da ammirare da vicino. Scorgendone per la prima volta - le scoperte in tal senso sono continue - una da lontano - una vera nuvola di colore! - in un paesino dell'entroterra, un altro amico me ne voleva precisare il nome in palissandri, termine che pur conoscevo ma che non torna usuale nelle conversazioni correnti.
Ne riportavo un'altra informazione con la quale coglievo di sorpresa l'amico giardiniere, rivisto, sempre per caso, l'altro ieri. Che quelle piante erano state introdotte a pochi chilometri dal mare già prima della seconda guerra mondiale (inesorabilmente falcidiate dal gelo di inverni più rigidi di altri: dal che deduco una continua ripiantumazione di nuovi esemplari).
Mentre la jacaranda dell'ultima immagine é stata proprio collocata anni fa dall'amico giardiniere, che lamenta oggi trascuratezza in merito da parte del Comune di Bordighera.